Viaggi di carta

Ispirandosi alla visione e all’approccio creativo di Bruno Munari, insegnanti e alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado guideranno i partecipanti nella realizzazione di sculture da viaggio, riproducendo quelle ideate dall’artista o creandone di nuove.
Attraverso tecniche che richiamano gli origami e il pop-up, si esploreranno le infinite possibilità espressive del cartoncino tagliato e piegato sperimentando con lentezza e osservando con attenzione ogni dettaglio.

Ogni partecipante deciderà la direzione del proprio « viaggio di carta » e si fermerà quando lo desidera; le sculture realizzate verranno riposte in una busta, pronte ad accompagnarlo in ogni nuova avventura.

« La scultura si presenta piegata in una busta. Si apre la busta e si estrae la scultura. Appoggiate la scultura su di un piano orizzontale (sui piani inclinati scivola) e prima di spegnere la luce osservate come questa illumina le varie parti sporgenti o rientranti, le parti piene e quelle vuote. Voltatela dall’ altra parte, cambia aspetto, i vostri pensieri da pratici diventeranno lentamente estetici (la velocità dipende da voi), non vi domanderete più « cusa l’è chel rob ki » [cosa è questa roba qua? in dialetto milanese, ndr] e vi addormenterete felici. Buona notte. » [Bruno Munari, Codice ovvio, Einaudi]